Nel parlato si sente dire spesso a proposito che il nostro Andrea va in giro a dire di essere una persona onesta…: quell’a proposito può essere seguito dal che? Attualmente in italiano non esiste la locuzione congiuntiva a proposito che, ma esiste…
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L’origine della “squadra”
La collaborazione tra individui è certamente lo spirito con cui si affrontano meglio determinati eventi: una squadra, infatti, è sinonimo di un gruppo di persone con compiti e funzioni comuni. I nostri ricordi scolastici sicuramente…
La lunga maratona della parola “sport”
Inauguriamo una nuova rubrica di DICO. Con gli amici di Livinplay (di Reago srl) scopriremo il significato e l’origine di molte parole legate al mondo dello sport. Molte persone praticano uno sport: calcio, basket, rugby,…
In quanti modi si può ricordare? In italiano tre
Infatti poiché la natura tutta è congenere e l’anima ha appreso tutto quanto, nulla impedisce che, ricordando una sola cosa – e questo gli uomini chiamano appunto apprendimento – uno trovi da sé stesso anche…
Suggerimenti di scrittura delle doppie
Ho sempre problemi con le doppie. Come posso fare? I suoi sono problemi più che legittimi, vista l’impossibilità a ricondurre la grafia delle doppie (o geminate) a una serie di regole semplici e sempre valide.…
Tendiamo l’animo verso un nuovo verbo
Il verbo tendere ci offre l’occasione di riflettere sull’origine delle parole, verbi, aggettivi, nomi, che designano o hanno a che fare con oggetti astratti. Sono sempre parole che in origine si riferivano, e spesso ancora…
Un tesoro di lingua nascosto nelle pagine dei giornali
Il prof. Fabio Rossi spiega quale ricchezza rappresenti un archivio storico come quello del quotidiano “La Sicilia” per un linguista (ma anche per qualsiasi cittadino) interessato all’evoluzione della lingua italiana e della varietà regionale siciliana…
Tutti i colori dell’incendio
L’estate italiana porta puntualmente con sé gli incendi, che provocano danni anche gravissimi. Cerchiamo di esorcizzare questo attributo immancabile della stagione calda indagando l’origine del nome con il quale lo conosciamo. È facile risalire da…
La deforme casa di Nerone è ancora viva nel nostro vocabolario
L’aggettivo grottesco ‘comicamente deforme, goffo, sgraziato o bizzarro’ (definizione del GRADIT s. v. grottesco) si può riferire a persone, oggetti o situazioni. È evidentemente imparentato con il nome grotta, ma la storia dell’evoluzione da grotta…
Un volatile che ci vede poco o che si vede poco?
Il comune usignolo era già molto noto nel mondo romano antico come eccezionale cantore. Il naturalista Plinio il Vecchio dedica alla straordinaria capacità di modulare la voce di questi piccoli pennuti un intero capitolo della…
I giovani sono come i maghi: dei gran perdigiorno
Una cosa di poco conto in italiano ha vari nomi bizzarri, inezia, quisquilia, bazzecola, pinzillacchera, alcuni derivanti dal latino, altri di origine incerta. Un’origine, non latina, davvero curiosa è quella di bagattella, altro sinonimo del…
La complessità del semplice
C’è una stretta parentela tra gli aggettivi (quindi anche tra i nomi che da essi derivano) che esprimono il grado di complessità di un oggetto, semplice e complicato: sono accomunati dalla radice indoeuropea -plek-, che…
Il significato di “epifania” viene alla luce
“L’Epifania tutte le feste porta via”, lo sanno tutti. Ma che cosa sia l’epifania, e che cosa significhi la parola stessa, non è noto a tutti. La parola deriva dal greco epiphánia (ierá) ‘i segni…
Tanti (buoni) presagi da DICO
La parola augurio è oggi associata ad ogni celebrazione, comprese le feste religiose, ma, per la verità, è legata a pratiche pagane molto antiche. L’augurium, in latino, era l’osservazione dei segni da parte degli àuguri,…
Credetemi sulla fiducia, o sulla fidanza, che è lo stesso
Una parola ormai obsoleta, ma ancora registrata dai dizionari dell’uso è fidanza ‘fede, fiducia’, oggi vivente attraverso il verbo derivato fidanzare, usato, in realtà, solamente nella forma reciproca, cioè fidanzarsi (letteralmente ‘darsi fiducia’ o, più…
Perché “tensione” si scrive con la s, mentre “intenzione” e “ritenzione” con la z?
Sempre a causa del latino, da cui l’italiano deriva. Tensione deriva da una forma di supino del latino tendo: tensum; invece intenzione, ritenzione (idrica), attenzione derivano da forme latine che avevano la t anziché la…
“Coscienza” si scrive con la i. Ma allora perché “conoscenza” è senza i?
Tutta colpa del latino, in cui il verbo scio, che significa ‘so’, ha la i, mentre cognosco ‘conosco’ non ce l’ha. E di conseguenza si comportano i derivati italiani: coscienza, incoscienza, scienza con la i…
La verità sulla finzione
Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. (Giacomo Leopardi, L’infinito) Che cosa faceva…