Inauguriamo una nuova rubrica di DICO. Con gli amici di Livinplay (di Reago srl) scopriremo il significato e l’origine di molte parole legate al mondo dello sport. Molte persone praticano uno sport: calcio, basket, rugby,…
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In quanti modi si può ricordare? In italiano tre
Infatti poiché la natura tutta è congenere e l’anima ha appreso tutto quanto, nulla impedisce che, ricordando una sola cosa – e questo gli uomini chiamano appunto apprendimento – uno trovi da sé stesso anche…
Un volatile che ci vede poco o che si vede poco?
Il comune usignolo era già molto noto nel mondo romano antico come eccezionale cantore. Il naturalista Plinio il Vecchio dedica alla straordinaria capacità di modulare la voce di questi piccoli pennuti un intero capitolo della…
L’ironia della livrea
Livrea viene dal francese medievale livrée ‘consegnata’ (participio passato del verbo livrer), perché fino a qualche secolo fa era l’uniforme che il padrone consegnava al servitore. A sua volta, livrer ‘far uscire, dar via, fornire’…
La complessità del semplice
C’è una stretta parentela tra gli aggettivi (quindi anche tra i nomi che da essi derivano) che esprimono il grado di complessità di un oggetto, semplice e complicato: sono accomunati dalla radice indoeuropea -plek-, che…
Credetemi sulla fiducia, o sulla fidanza, che è lo stesso
Una parola ormai obsoleta, ma ancora registrata dai dizionari dell’uso è fidanza ‘fede, fiducia’, oggi vivente attraverso il verbo derivato fidanzare, usato, in realtà, solamente nella forma reciproca, cioè fidanzarsi (letteralmente ‘darsi fiducia’ o, più…
“Ciao”, “arrivederci” e “salve” non sono del tutto intercambiabili
Ciao è la formula di saluto adatta a chi si dà del tu, e dunque in condizioni di familiarità. Arrivederci è la formula di congedo di media formalità, adatta soprattutto a chi si dà del…
Perché qualcuno pronuncia, e scrive, “pultroppo” anziché “purtroppo” e “Isdraele” anziché “Israele”?
Perché certi nessi consonantici sono scomodi da pronunciare e dunque si sviluppa una consonante di appoggio per agevolarne l’articolazione (Isdraele: il fenomeno viene definito epentesi, in fonetica), oppure la prima consonante, che è uguale a…
Perché “tensione” si scrive con la s, mentre “intenzione” e “ritenzione” con la z?
Sempre a causa del latino, da cui l’italiano deriva. Tensione deriva da una forma di supino del latino tendo: tensum; invece intenzione, ritenzione (idrica), attenzione derivano da forme latine che avevano la t anziché la…
“Coscienza” si scrive con la i. Ma allora perché “conoscenza” è senza i?
Tutta colpa del latino, in cui il verbo scio, che significa ‘so’, ha la i, mentre cognosco ‘conosco’ non ce l’ha. E di conseguenza si comportano i derivati italiani: coscienza, incoscienza, scienza con la i…
La verità sulla finzione
Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. (Giacomo Leopardi, L’infinito) Che cosa faceva…
Una storia preziosa, da rimanere… appesi
Pendant [pãdã] in francese è il participio presente di pendre ‘appendere, pendere, impiccare’ (come l’inglese to hang). La base di pendre è il latino pendo, che si è continuato anche in italiano autonomamente come pendere…
Più che una lingua un rumore
A Napoli si dice pernacchio, ma nel resto d’Italia è più comune il femminile. Non vale la pena spiegare che cosa sia; del resto, l’interpretazione di Edoardo De Filippo (in fondo a questa pagina), tratta…
Utile per scrivere, ottimo da mangiare
“Gran cosa,” esclamò, “che tutti quelli che regolano il mondo, voglian fare entrar per tutto carta, penna e calamaio! Sempre la penna per aria! Grande smania che hanno que’ signori d’adoprar la penna!” Così Renzo…
Che cos’hanno in comune i barattoli e la poesia? La magia
L’aggettivo ermetico ha a che fare con un mistero della storia della cultura occidentale. Pochi personaggi storici sono più inafferrabili di Ermete Trismegisto (‘tre volte grandissimo’): un dio, il figlio di un dio, l’aiutante di…