Pur essendo l’Italia la patria dell’opera lirica, la lingua dei libretti è quasi ignota, non soltanto al grande pubblico, ma anche agli studiosi. Nell’allegato troverete ricchi spunti (anche didattici) per un’analisi linguistica dei libretti d’opera…
Blog
Si invitano le SS.LL: Concorso di riscrittura di testi burocratici
Italo Calvino, nel 1965, la chiamava antilingua, la lingua di chi non sa chiamare le cose col loro nome, di chi pensa che “effettuare” sia meglio di “fare”, di chi ha paura della chiarezza e…
Utile per scrivere, ottimo da mangiare
“Gran cosa,” esclamò, “che tutti quelli che regolano il mondo, voglian fare entrar per tutto carta, penna e calamaio! Sempre la penna per aria! Grande smania che hanno que’ signori d’adoprar la penna!” Così Renzo…
Il testo argomentativo
Il prof. Fabio Rossi esemplifica le caratteristiche dei testi argomentativi, basati sulla coerenza, sulla chiarezza dei rapporti logici di causa-effetto, sull’uso di ipotetiche e concessive e molto altro ancora. Una raccolta di diapositive sul testo argomentativo.
Il testo filmico per la didattica dell’italiano
Che c’entrano i film con la linguistica? A che cosa serve il cinema nell’insegnamento della lingua italiana? Ecco le proposte del prof. Fabio Rossi. Una raccolta di diapositive sull’uso dei film per la didattica dell’italiano.
Che cos’hanno in comune i barattoli e la poesia? La magia
L’aggettivo ermetico ha a che fare con un mistero della storia della cultura occidentale. Pochi personaggi storici sono più inafferrabili di Ermete Trismegisto (‘tre volte grandissimo’): un dio, il figlio di un dio, l’aiutante di…
Transitivo, intransitivo, passivo: “lo vuoi spiegato?”
Forme come “lo vuoi spiegato?”, “che cosa vuoi regalato?” e simili sono o non sono utilizzabili in italiano? Videorisponde il prof. Fabio Rossi.
Alla ricerca dell’incrocio
Molti di voi avranno giocato a Trivial Pursuit, trovandolo appassionante, oppure noioso; oppure imbarazzante, se avete fatto la figura degli ignoranti. Anche tra chi ama questo gioco, però, ci sono molti che ignorano il significato…
L’espressione «lo sapevate che» per taluni grammatici è scorretta
Il pronome lo, in questo caso, è pleonastico, in quanto anticipa l’oggetto che è presente subito dopo il verbo (sotto forma di proposizione oggettiva: «che…»). Questo tipo di costrutto, presente in italiano fin dalle origini,…
Prima di “infatti” e “tuttavia” andrebbe messo almeno un punto e virgola, e non una semplice virgola
Infatti e tuttavia sono connettivi e segnali discorsivi (cioè elementi che servono a collegare tra loro parti di testo: cfr. qui) che indicano una brusca frattura semantica con quanto precede (o per fornire una spiegazione, o per rettificare…
“Decade” non vuol dire ‘dieci anni’, bensì ‘dieci giorni’
Il termine decade deriva dal latino, che a sua volta lo riprende dal greco, col significato di ‘periodo di dieci giorni’. Tuttavia, su pressione dell’inglese, lingua nella quale il termine decade significa ‘decennio’, in talune forme di…
Dopo “se” può essere utilizzato anche il condizionale, e non soltanto il congiuntivo
Dato che il condizionale esprime probabilità, dubbio e anche posteriorità rispetto a un’azione già svolta («da piccolo, mi domandavo se sarei diventato un medico e un ingegnere, da grande»), spesso, nelle interrogative indirette, la congiunzione…
Il gerundio andrebbe utilizzato soltanto (o quasi) se ha lo stesso soggetto del verbo della proposizione reggente
Il modo gerundio, essendo un modo indefinito (come l’infinito e il participio), ovvero essendo impiegato soltanto in proposizioni implicite, non possiede di norma un soggetto espresso, ma soltanto sottinteso. Per questa ragione, il soggetto di…
L’imperfetto può essere usato anche per esprimere un’azione futura
Analogamente al futuro (vedi qui), anche l’imperfetto può avere un valore modale epistemico, e pertanto può essere utilizzato anche per esprimere un’azione che non si è ancora svolta: «ho pensato che potevamo andare con una…
Il futuro può essere usato anche per esprimere un’azione passata
Il futuro non ha soltanto un valore temporale, cioè quello di esprimere un’azione posteriore al tempo presente: «dopo l’esame mi prenderò un periodo di riposo» (in questo caso è ammesso anche il presente: «dopo l’esame…
Prima della congiunzione “e” può esserci una virgola, un punto e virgola e addirittura un punto
Dato che anche e, come già visto sopra (qui) per ma, ha spesso valore di segnale discorsivo (ovvero di elemento che serve a modulare e amalgamare le diverse fasi di un testo), più che di…
Tra il soggetto e il predicato non andrebbe usata la virgola
Dato che un verbo e il suo soggetto sono strettamente legati, dal punto di vista sintattico e semantico, normalmente non andrebbero separati da alcun segno di interpunzione, se non in presenza di un inciso: «io,…
Anche Dante, Manzoni e moltissimi altri autori scrivevano “ma però”
Ma e però svolgono non soltanto la funzione di congiunzioni avversative, ma anche quella di segnali discorsivi, ovvero servono per introdurre un testo, scandirne le fasi, indicare il passaggio da un piano del discorso a un altro.…