Sostituzione del predicativo del soggetto con “lo” e “ci” come sostituto di “a qualcosa”

Categorie: Morfologia, Sintassi

QUESITO:

Non essendo italiana, mi rendo conto di avere parecchi dubbi; ma ho trovato un certo sollievo nell’osservare qui che anche i propri italiani ce li hanno.

Ho cercato nel sito web DICO la risposta al mio dubbio, ma non la ho trovata. La domanda è questa: è possibile sostituire con un pronome atono neutro “lo” un predicativo del soggetto dipendente dal verbo “diventare”?  Mi è venuto il dubbio quando ho scritto questa frase (che forse contenga altri errori): «Il Real Teatro di San Carlo a Napoli, il più antico teatro dell’opera al mondo  (1737), fu fatto costruire da Carlo III di Borbone quando era re delle Due Sicilie, prima di diventarlo della Spagna».

Per non ripetere la parola “re”, la ho sostituita con il pronome neutro “lo”. È giusto? E se così fosse, l’ausiliare dei tempi composti sarebbe sempre “essere”: «prima di esserlo diventato»?

Approfitto l’occasione per commentare che pensavo che il pronome da utilizzare per sostituire il complemento a+nome cosa dipendente dai verbi interessarsi/essere interessato fosse “ci”.

  1. Siete interessati all’italiano?
  2. Ci siamo interessati.

Eppure, leggo in questa Vostra risposta che il pronome giusto è “ne”. Mi avevano insegnato che con “ci” venivano sostituiti i complementi del predicato introdotti da “a” (non C.I.), “su”, “con”, ecc.  Insomma, “ci siamo interessati” è sbagliato?

 

RISPOSTA:

Secondo grammatica la sua frase («… era re delle Due Sicilie, prima di diventarlo della Spagna») è corretta, anche se in effetti agli orecchi di un madrelingua suona strana. La ragione di tale stranezza non è semplice da spiegare. Probabilmente vi è una scala di accettabilità per i pronomi lo, la ecc. che va da un massimo di accettabilità con gli argomenti del verbo (complemento oggetto e complemento di termine: «lo vedo», «te lo concedo» ecc.) e che discende a mano a mano che si allenta il legame col verbo. Il complemento predicativo dell’oggetto e del soggetto, in effetti, è un completamento di un argomento, pertanto la sostituzione con lo funziona meno bene. Funziona meglio se il predicativo è un aggettivo: «non era bravo nel nuoto ma lo è diventato» funziona meglio di «non era un professore ma lo è diventato». Nel caso della sua frase, poi, ci si mette anche il registro e la testualità a rendere innaturale la frase: da un contesto da libro di storia (della musica o simili), non mi aspetto una pronominalizzazione informale bensì la ripetizione tradizionale: «…era re delle Due Sicilie, prima di diventare re di Spagna».

L’ausiliare deve essere per forza essere, indipendentemente dal pronome, perché diventare è un verbo inaccusativo e come tale può ammettere solo essere come ausiliare.

La risposta alla sua ultima domanda è ancora più sottile (come vede, i suoi dubbi non sono soltanto legittimi, ma toccano nervi scoperti del sistema morfosintattico italiano, pieno di aree grige, di coni d’ombra, di zone di debolezza, inevitabili in tutte le lingue storico-naturali). Come spiegato nella risposta da lei citata, i sostituti di «a qualcosa» o «a qualcuno» dipendenti da interessarsi o essere interessato non equivalgono a quelli di altri complementi introdotti da a (vado a Roma = ci vado; lo porto a Carlo = glielo porto ecc.), quindi neppure ci è una scelta naturale. Nessun italiano madrelingua interpreterebbe «Ci siamo interessati» come «Siamo interessati all’italiano», mentre andrebbe bene, in questo caso, sia «Ce ne interessiamo» o «Ne siamo interessati» o «Ce ne siamo interessati» o, ancora meglio, ripetendo l’argomento: «Ci interessiamo all’italiano», o meglio ancora «Ci interessa l’italiano». Non bisogna aver paura della ripetizione, quando contribuisce alla chiarezza e alla naturalezza degli enunciati.

In ogni caso, alla domanda «Siete interessati all’italiano?» ogni italiano risponderebbe semplicemente «Sì» (oppure «No»), o al massimo «Sì, ci interessa», «No, non ci interessa». Ogni altra risposta sarebbe ridondante o innaturale.

Fabio Rossi

Parole chiave: Accordo/concordanza, Aggettivo, Analisi logica, Coesione, Pronome, Registri, Verbo
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