QUESITO:
“… che potrebbe servirsene quando vorrebbe” oppure “… che potrebbe servirsene quando volesse”?
RISPOSTA:
La prima versione, in astratto possibile, è di fatto inaccettabile; la seconda è corretta. La proposizione temporale introdotta da quando antecedente o contemporanea alla reggente non è mai esclusivamente temporale, ma ha sempre una sfumatura ipotetica. La proposizione reggente (in questo caso che potrebbe servirsene) viene, cioè, interpretata automaticamente come l’apodosi di un periodo ipotetico, cioè la parte che contiene la conseguenza di un’ipotesi; la proposizione introdotta da quando, pertanto, è fortemente indiziata di essere la protasi dello stesso periodo ipotetico, ovvero la parte che contiene la condizione. La protasi di un periodo ipotetico è una proposizione ipotetica, che può essere costruita (a seconda del grado di ipoteticità) con l’indicativo o il congiuntivo, ma non ammette il modo condizionale.
Se la proposizione temporale è posteriore alla reggente si rientra in un altro caso, di cui si discute qui.
Fabio Ruggiano