QUESITO:
Come si fa l’analisi logica della frase “Mi piacerebbe visistarlo”?
RISPOSTA:
La frase è formata da due proposizioni: la principale è mi piacerebbe, e regge la subordinata soggettiva visitarlo. Nella proposizione principale distinguiamo mi = complemento di termine e piacerebbe = predicato verbale. L’etichetta di complemento di termine per il sintagma retto da piacere è un po’ stiracchiata: c’è, infatti, una grande differenza tra “Luca mi darebbe un regalo”, in cui mi è il tipico complemento di termine, nel quale termina la consegna di un oggetto, e “Il regalo di Luca mi piacerebbe”, in cui non c’è alcuna consegna. Per questo motivo, per il sintagma retto da piacere è più calzante la definizione di oggetto obliquo, usata nel quadro della grammatica valenziale.
Il soggetto della proposizione principale è rappresentato dalla proposizione soggettiva; se, infatti, chiediamo che cosa piacerebbe a me la risposta è visitarlo (così come in una frase come “Mi piacerebbe un gelato” il soggetto sarebbe un gelato).
Di norma l’analisi logica si applica alle sole frasi semplici; sono, quindi, escluse le proposizioni subordinate. In questo caso, però, è facile distinguere nella proposizione soggettiva il predicato verbale visitare e il complemento oggetto lo.
Fabio Ruggiano