QUESITO:
Vorrei sapere se i correlativi (augurandomi che sia appropriata la catalogazione) qui e lì/là, adoperati talvolta in letteratura quale alternativa, seppur con una diversa sfumatura di significato, a ora… ora, possano essere inseriti in una costruzione al passato, considerando il fatto che l’avverbio di luogo qui, in generale, ha se non vado errata valore deittico (tutto sommato proprio come ora). Cerco di esemplificare: «Il ragazzo alzò gli occhi per guardare l’orizzonte. Il profilo delle montagne che accerchiavano la valle era qui spigoloso là/lì tondeggiante».
RISPOSTA:
La frase è accettabile, nonostante che il suo dubbio sia giustificato. Infatti la natura deittica di qui ‘il luogo in cui sta parlando adesso chi dice io’ lo rende adatto soltanto al tempo presente e soltanto se riferito alla persona cui si riferisce la prima persona (cioè chi dice io). Pertanto una frase come «Lei si trovava male qui» sarebbe grammaticale soltanto se qui fosse riferito al luogo in cui ora si trova chi riporta il racconto sulla persona indicata come lei, mentre sarebbe agrammaticale se riferito al luogo in cui lei si trovava, perché in quel caso il riferimento locativo andrebbe sostituito da in quel luogo o simili. Tuttavia, come lei giustamente afferma, qui e lì, combinati insieme, possono avere, così come ora… ora, anche un valore avverbiale non deittico corrispondente più o meno a ‘un momento in un modo, un altro momento in un altro modo’, oppure ‘in un luogo e in un altro luogo’. Questa peculiare accezione di qui e lì (o là) rende la frase «Il profilo delle montagne che accerchiavano la valle era qui spigoloso là/lì tondeggiante» corretta.
Fabio Rossi
