QUESITO:
Vorrei sapere se queste due espressioni sono equivalenti: “Ha commesso un errore ad andare in montagna” (nel senso che sarebbe stato preferibile, per es., se fosse andato al mare) e “Ha commesso un errore andando in montagna”.
Questa seconda formulazione, anche se il significato è facilmente intuibile, fa pensare al fatto che il soggetto abbia commesso un errore non ben precisato mentre si recava in montagna. In ogni caso è corretta anche la seconda espressione?
Desidererei poi sapere se per sinonimo si intende solo una parola che ha lo stesso significato di un’altra o anche, in senso allargato, un’affermazione che corrisponde a un’altra, per esempio “dannarsi l’anima per ottenere un risultato” e “fare i salti mortali per ottenere un risultato”.
RISPOSTA:
Il gerundio è un modo che può assumere diverse funzioni e per questo a volte necessita di informazioni aggiuntive per essere correttamente interpretato. Nella frase “Ha commesso un errore andando in montagna” il gerundio potrebbe essere causale (‘perché è andato / andata in montagna’) o temporale (‘mentre andava in montagna’). La prima interpretazione avvicina moltissimo la frase alla prima variante, nella quale la proposizione ad andare in montagna è proprio una causale implicita; la seconda, al contrario, presume un significato diverso. Va detto che la seconda interpretazione è piuttosto improbabile, visto che errore fa pensare decisamente a un’anticipazione valutativa dell’evento che sta per essere descritto (andare in montagna): per esprimere il significato di un errore non coincidente con l’andare in montagna qualsiasi parlante opterebbe per una costruzione che separi chiaramente i due eventi, per esempio mentre andava in montagna.
Il sinonimo è una parola, un’unità polirematica (per esempio, carro armato = panzer = tank) o una locuzione che abbia un significato riconducibile a una parola (per esempio dannarsi l’anima = sforzarsi). Nel caso di espressioni, a rigore è preferibile usare non il nome sinonimo, ma l’aggettivo sinonimico, quindi espressioni sinonimiche.
Fabio Ruggiano