Per saperne di “più”

Categorie: Lessico e fraseologia, Morfologia, Semantica, Sintassi

QUESITO:

Leggevo che l’avverbio più può determinare un verbo. In frasi come queste: “la città merita di più”, l’avverbio più non ha un valore comparativo? Cioè, ci sono situazioni in cui più è solamente un avverbio di quantità senza essere comparativo o superlativo?

 

RISPOSTA:

​Come avverbio, o anche aggettivo (in frasi come “ho bisogno di più tempo”), più è sempre comparativo o superlativo. Instaura, cioè, un rapporto tra due termini o tra un termine e un gruppo di riferimento, anche quando l’altro termine del rapporto, o il gruppo di riferimento, siano sottintesi: “la città meria di più (di quanto abbia avuto finora)”, “Luca è il più forte (tra tutte le persone del mondo)”.
Anche quando è usato in espressioni negative, per indicare un evento che cessa di avvenire, in realtà stabilisce un rapporto tra due termini, in questo caso un prima e un dopo: “non lo faccio più” = ‘non aggiungo altro rispetto a quanto già fatto’, quindi ‘da ora il mio agire in questo modo sarà meno (= non sarà di più) di quello precedente’.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Avverbio
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