Indicativo imperfetto ipotetico

Categorie: Sintassi

QUESITO:

Posso considerare le seguenti frasi esempi di periodo ipotetico del terzo tipo ma rese mediante l’uso contemporaneo del doppio imperfetto indicativo?

1) «Se faceva goal veniva giù San Siro»

2) «Se volevo essere solare, nascevo crema».

Sono esempi tratti dai social media. Ha senso ragionare in questi casi parlare di norma e uso linguistico?

 

RISPOSTA:

Sì, si tratta dell’uso (informale ma comunissimo ormai in italiano) di imperfetto irreale o ipotetico, ovvero utilizzato nel periodo ipotetico dell’irrealtà sia in protasi (al posto del più formale congiuntivo trapassato) sia in apodosi (al posto del più formale condizionale passato). Quindi, in un italiano meno informale, si avrebbero:

1) «Se avesse fatto goal sarebbe venuto giù San Siro»

2) «Se avessi/fossi voluto/a essere solare, sarei nato/a crema».

Ha senza dubbio senso ragionare di esempi siffatti a proposito di norme e usi dell’italiano. Aggiungo che simili usi di imperfetto indicativo al posto del congiuntivo e del condizionale sono attestati fin dalle origini dell’italiano, financo in poesia, e non sono certo un indizio di contemporaneità né di recente decadenza della lingua, bensì, semmai, di riemersione di tratti da sempre propri dell’italiano a tutti i livelli d’uso, ma emarginati per secoli dalle grammatiche tradizionali, a partire dal Cinquecento. L’etichetta di italiano dell’uso medio o neostandard con cui vengono classificati fenomeni del genere non deve pertanto indurre all’equivoco di credere che si tratti di fenomeni recenti.

Fabio Rossi

Parole chiave: Analisi del periodo, Italiano a scuola, Registri, Verbo
Hai trovato questa risposta utile?
Thumbs Up Icon 0
Thumbs Down Icon 0