“Gran” nell’Italia settentrionale

Categorie: Fonetica e fonologia, Morfologia

QUESITO:

Mi sembra che gran e grande siano quasi sempre interscambiabili, sia al maschile che al femminile. Esempi: un gran silenzio e un grande silenziouna gran donna e una grande donna. Ovviamente, davanti ad una vocale si dirà un grand’uomo, con la d prima dell’apostrofo e non un gran uomo. Idem al femminile: una grand’italiana. Ma con la z e la cosiddetta s impura come la mettiamo? Ho letto recentemente su un quotidiano: un gran spavento. Non si dovrebbe dire e scrivere un grande spavento? E con la z, non penso si possa dire una gran zuppa e un gran zio. Ma allora dovrebbe essere sbagliato anche un gran spavento

 

RISPOSTA:

La risposta “Grande / gran / grand’” dell’archivio di DICO risponde quasi pienamente a questa domanda. Aggiungo qui che nell’Italia settentrionale è del tutto comune l’uso di gran in tutti i contesti, anche davanti a consonanti implicate (come la s impura), non contemplato nell’italiano standard. Non mi sorprenderebbe, pertanto, che l’esempio da lei letto sia opera di uno scrivente di provenienza settentrionale.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Aggettivo
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