Abbiamo appena scoperto come usare una nuova congiunzione

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

La congiunzione appena, con valore temporale, può essere assimilata a quando dal punto di vista della consecutio temporum?

1. Appena l’uomo sia entrato in casa, la donna può / potrà salutarlo.
2. Appena l’uomo avesse potuto entrare in casa, la donna avrebbe potuto salutarlo.
3. Appena l’uomo entrasse in casa, la donna potrebbe / può / potrà salutarlo.

Molti anni addietro, in un prontuario lessicale, trovai una notazione dei cosiddetti “puristi” in cui si sconsigliava l’uso della suddetta congiunzione con i verbi futuri dell’indicativo. Il seguente esempio sarebbe pertanto sbagliato?

4. Appena l’uomo sarà entrato / entrerà in casa, la donna potrà salutarlo.

 

RISPOSTA:

Come congiunzione, appena si comporta come quando, rispetto alla quale ha una sfumatura di significato in più, indicando la coincidenza esatta tra l’evento descritto nella proposizione introdotta e quello descritto nella reggente. La proposizione introdotta da appena, pertanto, può avere, come quando, tutti i tempi del congiuntivo, ma anche tutti quelli dell’indicativo (più comune ma meno formale).

Qualche perplessità suscita la frase 2., ma solamente per via della ripetizione del verbo potere; consiglierei questa soluzione: “Appena l’uomo fosse riuscito a entrare in casa, la donna avrebbe potuto salutarlo”.

Nessun problema neanche con la frase 4. Il divieto “puristico” era probabilmente diretto all’alternanza tra indicativo e congiuntivo, sulla quale il prontuario prendeva le parti del congiuntivo: prescriveva, cioè, di costruire la frase 4. come la 1., equivalente ma più formale.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi del periodo, Congiunzione
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