QUESITO:
Vi chiedo di propormi la vostra analisi del periodo di questo breve testo.
“Carlo gli aveva detto che, nell’ora in cui la nave doveva salpare, sarebbe salito sull’abbaino della soffitta per guardare, nella sera che si spegneva, in direzione di Trieste, lĂ dove lui, Enrico, partiva, quasi i suoi occhi potessero frugare nei buio e salvare le cose dall’oscuritĂ , lui che aveva insegnato che filosofia, amore della sapienza indivisa, vuol dire vedere le cose lontane come fossero vicine, abolire la brama di afferrarle, perchĂŠ esse semplicemente sono, nella grande quiete dell’essere” (Claudio Magris, Un altro mare).
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RISPOSTA:
Di seguito lâanalisi del periodo; in coda si forniranno alcune note.
Carlo gli aveva detto, lui = principale
che, nell’ora sarebbe salito sull’abbaino della soffitta = sub. oggettiva di I grado;
in cui la nave doveva salpare, = sub. relativa di II grado;
per guardare, nella sera in direzione di Trieste, lĂ = sub. finale di II grado;
che si spegneva, = sub. relativa di III grado;
dove lui, Enrico, partiva, = sub. relativa di III grado;
quasi i suoi occhi potessero frugare nel buio = sub. comparativa ipotetica di III grado;
e salvare le cose dall’oscuritĂ = coord. alla sub. comparativa ipotetica di III grado;
che aveva insegnato = sub. relativa di I grado;
che filosofia, amore della sapienza indivisa, vuol dire = sub. oggettiva di II grado;
vedere le cose lontane = sub. oggettiva di III grado;
come fossero vicine, = sub. comparativa ipotetica di IV grado;
abolire la brama = coord. alla sub. oggettiva di III grado;
di afferrarle, = sub. dichiarativa di IV grado;
perchĂŠ esse semplicemente sono, nella grande quiete dell’essere = sub. causale di V grado.
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La proposizione principale nel testo è divisa in due parti, che si trovano a grande distanza lâuna dallâaltra; la prima parte (Carlo gli aveva detto) è continuata da una serie di subordinate contenenti descrizioni di luoghi e azioni, la seconda (il pronome lui) prolunga a distanza la principale per aggiungere alla frase unâinformazione astratta (nella quale, però, si rispecchia il soggetto). Il sintagma complesso in direzione di Trieste, là è quasi certamente aggiunto al verbo guardare, ma non è escluso che ruoti intorno al verbo spegnere. Se si segue questa seconda interpretazione lâanalisi di quella parte diventa:
per guardare, nella sera = sub. finale di II grado;
che si spegneva, in direzione di Trieste, lĂ = sub. relativa di III grado.
Ancora, la relativa dove lui, Enrico, partiva può essere interpretata come dipendente da questâultima proposizione, per cui avremmo:
dove lui, Enrico, partiva, = sub. relativa di IV grado.
In questo caso guardare cambia valenza e significato; non è piĂš bivalente con il significato di âosservare un oggetto o un processoâ, ma monovalente con il significato di âsoffermarsi a contemplareâ.
Fabio Ruggiano