QUESITO:
«Se ci fosse stato qualcuno che:
1) mi avesse parlato
2) mi avrebbe parlato
3) mi parlasse
4) mi parlava
di te, avrei ascoltato ogni sua parola».
Vorrei sapere se le mia disamina sui quattro casi della relativa dipendente dalla protasi sia calzante:
a) tutte e quatto le soluzioni sono possibili;
b) la soluzione numero 2 indica posteriorità rispetto alla protasi;
c) le soluzioni numero 3 e numero 4, invece, sono contemporanee all’azione della protasi; il congiuntivo risulta più formale dell’indicativo (differenza di tipo diafasico);
d) la soluzione numero 1 può indicare anteriorità rispetto alla protasi, ma anche un’eventualità improbabile; da questo punto di vista, l’azione espressa con questo tempo verbale non è necessariamente anteriore alla protasi («Se ci fosse stato qualcuno che (l’indomani) mi avesse parlato di te, avrei ascoltato ogni sua parola»).
RISPOSTA:
La proposizione relativa è di norma autonoma rispetto alla consecutio temporum; questa proposizione, quindi, può essere costruita con una varietà di modi e tempi non strettamente legati alla necessità di esprimere l’anteriorità , la contemporaneità, la posteriorità rispetto all’evento della reggente (anche se spesso la forma verbale scelta coincide con quella che sarebbe stata scelta nel quadro della consecutio temporum). Nel caso specifico, inoltre, bisogna ricordare che la dipendenza da una proposizione ipotetica al congiuntivo attrae la relativa nell’orbita dell’ipotesi, e questo sfavorisce fortemente il condizionale passato. Tale forma, per la verità , è sconsigliata anche per ragioni di logica. La posteriorità dell’evento della relativa rispetto a quello della reggente è altamente improbabile: se ieri ci fosse stato qualcuno che l’indomani mi avrebbe parlato di te…; risulta una formulazione cervellotica, difficilmente davvero realizzabile da un parlante.
Ancora, la proposizione reggente qui rappresenta una formulazione allargata, presentativa, di un unico concetto esprimibile con una sola proposizione: se ci fosse stato qualcuno che mi avesse parlato; se qualcuno mi avesse parlato. La forma verbale più attesa è quindi, il congiuntivo trapassato, che rispecchia quello della reggente ipotetica. Il congiuntivo imperfetto è possibile perchè indica un evento passato e viene a coincidere con il tempo della contemporaneità nel passato. L’indicativo imperfetto è anche possibile, come alternativa meno formale del congiuntivo imperfetto (parlava= parlasse), nel quale, però, è anche presente il senso modale (parlava=avesse parlato).
Fabio Ruggiano