Tempi della proposizione relativa

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

La proposizione relativa, se non erro, è molto flessibile nella selezione dei tempi verbali.
Vorrei sapere se le costruzioni indicate di seguito – certamente diverse sul piano semantico – sono tutte valide dal punto di vista sintattico.
Se tu entrassi in una stanza alla quale io…
1. non avessi avuto accesso
2. non abbia avuto accesso
3. non abbia accesso
4. non avessi accesso
5. potrei non avere/aver avuto accesso
6. possa non avere/aver avuto accesso
7. potessi non avere/aver avuto accesso
che cosa faresti?
Avrei infine alcune domande aggiuntive:
quando usare non avessi avuto e quando non abbia avuto?
Per le varianti 6 e 7 sarebbe eventualmente consigliato la trasformazione del verbo potere da affermativo a negativo (non possa aver…; non potessi aver…)?

 

RISPOSTA:

Le varianti della frase sono tutte possibili.
Il trapassato (non avessi avuto accesso) indica che l’evento è avvenuto prima dell’entrarese tu entrassi… alla quale io non avessi avuto precedentemente accesso… Il passato (non abbia avuto accesso) indica soltanto che l’evento è passato (cioè precedente al momento dell’enunciazione, che è adesso), quindi potrebbe essere contemporaneo, precedente o successivo all’entrare. Proprio la genericità, comunque, oltre alla possibilità di usare il trapassato, indurrebbe a escludere l’interpretazione precedente, favorendo quella contemporanea o quella successiva.
Le espressioni possa / potessi non aver avuto non possa / potessi aver avuto sono tutte possibili, ma non sono equivalenti: trascurando il tempo, la prima coppia valorizza il significato eventuale del verbo potere (possa non aver avuto = ‘forse non ho avuto’); la seconda coppia valorizza il significato di possibilità (non possa aver avuto = ‘non mi è stato possibile avere, mi è stato impedito avere’).
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi del periodo, Verbo
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