QUESITO:
vorrei sapere se il testo che riporto di seguito è corretto.
Egregio Dirigente Scolastico C. V.,
sono R. L. ; docente che ha avuto un giudizio di inidoneità temporanea alla mansione per fragilità. Comunico che mi sono sottoposta alla prima dose del vaccino anti-COVID e il 16 maggio farò la seconda dose. Chiedo la revisione del giudizio da parte del Medico Competente per tornare in servizio in presenza.
Distinti saluti.
RISPOSTA:
Nel testo non ci sono errori; suggerisco, però, alcuni aggiustamenti che lo renderebbero più appropriato. La maiuscola di Dirigente è comprensibile, sebbene non necessaria: ingiustificate e da eliminare, invece, sono quelle di Scolastico, Medico e Competente.
Insolito è l’inserimento del nome del destinatario (sempre che C. V. siano le iniziali del nome) dopo il titolo del ruolo; si può senz’altro eliminare il nome, anche perché in questo modo si segnala che ci si rivolge alla funzione, non alla persona. Sempre a proposito del destinatario, l’aggettivo egregio è pomposo e al limite dell’appropriatezza in una comunicazione formale ma tra due persone che, immagino, si conoscano personalmente. Più adatto alla situazione sarebbe Gentile.
All’inizio del testo non è necessario presentarsi, come se si parlasse al telefono; è sufficiente a questo scopo inserire la firma in calce. Eliminato il riferimento personale, rimane in primo piano, come è giusto che sia, il motivo della comunicazione, che potrebbe essere formulato così: in relazione al giudizio di inidoneità temporanea alla mansione per fragilità di cui sono stata oggetto, comunico…
Infine, l’aggettivo Distinti associato a saluti è distaccato e asettico; in questo contesto potrebbe essere sostituito da Cordiali.
Fabio Ruggiano