QUESITO:
Ho un dubbio in merito all’uso di approcciare nelle seguenti frasi:
“Ammiro il modo in cui hai approcciato le persone sconosciute”;
“Ammiro il modo con cui ti sei approcciato alle persone sconosciute”.
Qual è l’espressione corretta?
RISPOSTA:
Sarebbe preferibile il modo in cui hai affrontato le persone. Il costrutto il modo con cui non è del tutto accettabile, perché le azioni si svolgono in un certo modo, non con un certo modo. Il verbo approcciare ‘affrontare’, inoltre, è un calco dall’inglese to approach del tutto sostituibile con il comune affrontare.
Per la precisione, il verbo approcciare è sempre esistito in italiano, anche nella forma pronominale approcciarsi, con il significato di ‘avvicinarsi’. Nella Divina Commedia troviamo sia Ma ficca li occhi a valle, ché s’approccia [‘si avvicina’]/la riviera del sangue (Inf. XII, 46-47), sia Non corse mai sì tosto acqua per doccia/A volger ruota di molin terragno,/Quand’ella più verso le pale approccia (Inf. XXIII, 46-48).
Questo verbo approcciare antico era un prestito adattato dal francese approcher, a sua volta dal latino appropiare, letteralmente ‘avvicinare’, visto che prope significa, appunto, ‘vicino’. Il verbo era praticamente sparito dall’uso, quando, nel corso degli ultimi decenni, è stato recuperato per via dell’assonanza con l’inglese to approach ‘affrontare’ (che si è formato dalla stessa base francese del verbo italiano, ma ha sviluppato un significato diverso). Il nuovo verbo approcciare può essere usato, in contesti informali, anche nel significato di ‘abbordare, corteggiare’.
Il significato del verbo originario si ritrova ancora oggi nel nome derivato a suffisso zero approccio ‘avvicinamento, apertura all’ascolto, dimostrazione di interesse’, in espressioni come tentare un approccio o anche come tecnicismo delle ferrovie nell’espressione zona d’approccio. Nel significato di ‘metodo, posizione, punto di vista, prospettiva epistemologica’ e in quello di ‘corteggiamento’, invece, approccio deriva dall’approcciare moderno.
Fabio Ruggiano