Si può “centellinare” una salsiccia?

Categorie: Lessico e fraseologia, Semantica

QUESITO:

L’altro giorno osservavo mia moglie che si stava gustando una salsiccia che mio figlio, di ritorno da Norcia, le aveva portato. La mangiava a piccoli pezzetti per farla durare di più e con più gusto rievocando antichi sapori in quanto da bambina, per sfuggire dai bombardamenti su Roma, era stata ospitata da alcuni lontani parenti che abitavano nei dintorni di Norcia. Nel guardarla ho usato il termine “stai centellinando quella salsiccia da oramai tre giorni…..” e mi è venuto il dubbio che il termine centellinare potesse essere usato correttamente solo per bevande e non anche in senso figurato per cibo a piccoli morsi anche se l’obiettivo in fondo è lo stesso: ‘gustare di più’, ‘far durare più a lungo’, assaporare evocando antichi sapori. È corretto usare il termine in questo senso?

 

RISPOSTA:

Il verbo centellinare ha come significato principale ‘bere a piccoli sorsi’ (il centellino o centello è il ‘piccolo sorso’) ma può essere usato anche in senso figurato per riferirsi al cibo e, più in generale, a tutto ciò che è connesso alla sfera sensoriale del gusto; non può essere usato, invece, nel significato da lei proposto di ‘assaporare evocando antichi sapori’. Possiamo quindi “centellinare un buon caffè”, “centellinare una salsiccia”, “centellinare un libro”: se nel primo caso il significato di centellinare sarà quello di ‘bere a piccoli sorsi per assaporare meglio’, negli altri due sarà quello di ‘gustare lentamente qualcosa per trarne il massimo piacere’. Inoltre, centellinare può essere usato in senso figurato anche con il significato di ‘usare con parsimonia’ come nel caso di “centellinare le energie”.

Raphael Merida

Parole chiave: Nome, Verbo
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