Scelte di modi e tempi

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

Vi propongo due costruzioni che mi è capitato di leggere:
1. Che futuro offriresti a tuo figlio, se, già prima che nasca, nella tua famiglia ci sarebbero problemi economici?
2. Se domani non ti telefonassi, vorrebbe dire che avrei avuto un contrattempo.
Sono valide? Vi pongo, inoltre, un paio di interrogativi collaterali.
Esempio 1.
a) È possibile che la proposizione se nella tua famiglia ci sarebbero problemi economici sottintenda sai giàsei certo che (se, già prima che nasca, sai già / sei certo che ci sarebbero problemi economici), trasformando di fatto la seconda metà della frase in una completiva?
b) Sarebbe possibile sostituire sarebbe con saranno?
Esempio 2.
c) Pur consapevole che cambierebbe la semantica della frase, avrei avuto potrebbe essere sostituito con avrò avuto o ho avuto?
d) Le tre soluzioni sarebbero applicabili anche se al posto di vorrebbe dire ci fosse vorrà dire?

RISPOSTA:

La frase 1 presenta il più classico degli errori di sintassi in italiano, la costruzione della protasi del periodo ipotetico della possibilità con il condizionale presente al posto del congiuntivo imperfetto. La frase corretta è che futuro offriresti… se nella tua famiglia ci fossero… Non è possibile supporre che ci sia una protasi sottintesa (sai giàsei certo o simili) da cui dipenda il condizionale: il ricevente non avrebbe alcun indizio circa l’esistenza di tale elemento implicito.
La frase 2 è possibile: il condizionale passato qui è attratto dal condizionale che lo regge (vorrebbe dire), ma indica semplicemente un passato. Può, quindi, essere sostituito da avrò avuto, nella sua funzione propria di futuro anteriore (perché il contrattempo è futuro rispetto al momento dell’enunciazione, che è ora, ma passato rispetto al momento in cui non ti risponderò), e anche dal passato prossimo ho avuto, che trascura il tratto del futuro e codifica soltanto il tratto del passato rispetto al momento in cui non ti rispondo. La minore precisione del passato prossimo rispetto al futuro anteriore rende quest’ultimo preferibile in una comunicazione formale. Sostituendo vorrebbe dire con vorrà dire, il condizionale diviene ingiustificato, mentre le altre due forme rimangono valide, con la stessa funzione e valenza diafasica.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi del periodo, Registri, Verbo
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