QUESITO:
Nella frase «Quali sono le fasce in cui mi potresti parlare sabato?», per me l’uso del condizionale (potresti) invece dell’indicativo (puoi) rende la richiesta più cortese.
Volevo sapere se la proposizione subordinata dopo «in cui…» sia impropria e quindi se io possa riscriverla con il verbo al congiuntivo: «Quali sono le fasce in cui mi possa parlare sabato?» (Quali sono le fasce tali che tu possa parlarmi?).
Se il congiuntivo è ammissibile cambia il significato? La forma con il congiuntivo sembra strana?
RISPOSTA:
Il condizionale in «Quali sono le fasce in cui mi potresti parlare sabato?» è di cortesia, quindi può sempre essere sostituito con l’indicativo e viceversa. La subordinata «in cui…» non è una relativa impropria e non ha valore consecutivo, bensì è una pseudorelativa che introduce una sorta di frase scissa o pseudoscissa, tanto è vero che serva a suscitare una risposta focalizzata del tipo: «Sono queste le fasce in cui…». Pertanto, la sostituzione con il congiuntivo è del tutto innaturale (a non dire sbagliata). Deve immaginare una frase semplificata (cioè non scissa, non segmentata) di questo tipo: «In quali fasce orarie mi puoi/potresti parlare?». Userebbe mai il congiuntivo in un caso siffatto («In quali fasce orarie mi possa parlare?»). No, sarebbe agrammaticale. E lo stesso vale per la pseudorelativa in questione.
Fabio Rossi