Questioni di tensione

Categorie: Lessico e fraseologia

QUESITO:

Da qualche tempo ho scoperto l’esistenza della parola tendostruttura per indicare ciò che io ho sinora denominato con il termine tensostruttura. Mi dareste una mano a definire l’esistenza di eventuali differenze tra le due espressioni? Oppure possono forse essere utilizzate in modo equivalente?

 

RISPOSTA:

Tensostruttura è presente nel dizionario dell’uso GRADIT (a cura di Tullio De Mauro), che data la sua prima attestazione al 1974; tendostruttura, invece, non è registrata. Entrambe le parole, però, risultano oggi usate in ambito industriale, con una precisa distinzione di significato: la tensostruttura, infatti, è un complesso di tessuti e cavi che rimangono in piedi in virtù della tensione (come suggerisce il prefissoide tenso-); la tendostruttura è un tendone temporaneo, che può assumere forme diverse, costruito con uno scheletro di travi su cui viene appoggiato e fissato un telone. Una spiegazione estesa della differenza tra i due tipi di costruzione si può trovare qui: https://www.macotechnology.com/design/tensostrutture-o-tendostrutture-due-universi-differenti/.
Dal punto di vista strettamente linguistico, il rapporto tra le due parole è tutto da indagare; visto che tendostruttura non è ancora registrata nei dizionari, è plausibile che sia stata modellata, in tempo molto recenti, su tensostruttura per designare quella specifica costruzione, simile alla tensostruttura, eppure con caratteristiche proprie. Non a caso, infatti, il prefissoide (ovvero prefisso con un preciso contenuto semantico) tenso- è più produttivo (tensocettoretensocorrosionetensorecettore…) rispetto a tendo-, che ha prodotto, prima di tendostruttura, solamente tendopoli (ovviamente non vanno considerati i tecnicismi medici relativi ai tendini tendosinovialetendosinovite e tendovaginite).
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Linguaggi tecnico-scientifici, Neologismi
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