Quale ausiliare per il “si” impersonale

Categorie: Morfologia

QUESITO:

Ho letto, in una traduzione, la frase “si ha mangiato bene”, e mi chiedo se non sia meglio utilizzare il verbo essere al posto di avere. Oltretutto, se così fosse, si potrebbe considerare questa una forma scorretta o agrammaticale?

 

RISPOSTA:

Se interpreto bene, la frase deriva dal romanzo Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf. Effettivamente, la variante che l’ha lasciata perplessa è attestata in rete, ma si tratta di un errore: la versione corretta è “ha mangiato bene” (“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”), oppure “si è mangiato bene” (“Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si è mangiato bene”). La versione *”si ha mangiato bene”, che unisce indebitamente le due possibili traduzioni, è agrammaticale, perché il sistema dell’italiano prescrive sempre l’ausiliare essere nella costruzione con il si impersonale.

Fabio Ruggiano

Parole chiave: Verbo
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