QUESITO:
C’è una regola per stabilire, in casi particolari, quale sia il soggetto e quale la parte nominale all’interno del predicato nominale? Ad esempio: “La malattia è il problema”. Forse nel caso in cui la frase intenda definire l’elemento malattia, allora il soggetto è proprio malattia; altrimenti se al contrario la frase intende indicare quale sia il problema, allora il soggetto è proprio il problema.
RISPOSTA:
Il soggetto è il costituente su cui il predicato comunica informazioni. Nel caso di “La malattia è il problema” il soggetto è la malattia, perché la frase comunica informazioni sulla malattia. Si può sostenere che il soggetto sia il problema soltanto se il costituente la malattia è focalizzato: “La malattia, e non i suoi genitori, o la sua fidanzata, o la scuola, è il problema”. In questo caso, la malattia definisce il problema, e non viceversa. In altre parole, questa versione della frase equivale a “Il problema è la malattia”.
A prescindere da quale sia il soggetto della frase, comunque, il verbo essere, instaurando l’identità tra il soggetto e il nome del predicato, provoca la difficoltà sintattica dell’accordo: si può, infatti, dire sia “La malattia è stata il problema” sia “La malattia è stato il problema”. E l’accordo può variare anche con un costituente focalizzato: “La malattia, e non i suoi genitori, o la sua fidanzata, o la scuola, è stata/è stato il problema”.
La difficoltà è ancora più evidente se il nome del predicato è rappresentato da una persona diversa dalla terza singolare: in questi casi il verbo concorda senz’altro con il nome del predicato (“Il problema sono io”, “Il problema sei tu”, “Il problema siamo Luca e io”, “Il problema sono Luca e Antonia” ecc.).
Fabio Ruggiano