QUESITO:
Recentemente ho pubblicato su facebook un post che diceva: ”Ho la sensazione che stiamo per precipitare in un precipizio”. Sono stata redarguita con la frase: “da un precipizio si puo’ solo cadere”. Effettivamente la mia frase suona davvero male, potevo scrivere: cadere in un precipizio o precipitare in un
baratro, ma non credo sia errata. Precipitare indica un moto a luogo e il precipizio è dove termina l’azione. O sbaglio? Ho 53 anni e i ricordi degli studi di grammatica sono offuscati, ma non mi sembra di aver sbagliato. A meno che il precipizio non si intenda come sinonimo di cornicione, sporgenza, da cui effettivamente il moto può solo partire.
RISPOSTA:
La sua frase è correttissima: infatti il precipizio è sia un luogo sporgente dal quale si può cadere o precipitare, sia un luogo profondissimo e scosceso nel quale si può cadere o precipitare. Se si vuole evitare l’effetto cacofonico della ripetizione della radice precipit/z che accomuna precipitare a precipizio, si può, ma non si deve, sostituire precipitare con cadere. Diffidi sempre dell’oltranzismo intollerante dei grammarnazi, ovvero coloro che son convinti che qualcosa nella lingua non si possa dire né scrivere. Raramente le lingue procedono per dogmi si può/non si può, giusto/sbagliato, mentre usualmente si tratta di forme più o meno appropriate a quel determinato contesto.
Fabio Rossi