Partitivo superfluo?

Categorie: Pragmatica e testualità, Sintassi

QUESITO:

Ho un dubbio nato da questa conversazione:
Tizio: «Ho una brutta notizia da darti?»
Caio: «Perchè? Ne hai anche (di) belle?
In questo caso il di è di troppo e quindi impossibile?

 

RISPOSTA:

Innanzitutto non sempre un sintagma di troppo è impossibile. Nella lingua d’uso comune è frequente l’inserimento nelle frasi di sintagmi superflui dal punto di vista sintattico, ma utili sul piano testuale o comunicativo (per esempio perché enfatizzano la partecipazione emotiva del parlante). In altri casi ancora il sintagma superfluo deriva dall’attrazione di un altro elemento della frase, ma rimane giustificabile perché non rende la frase ambigua e, anzi, la sua sottrazione rende la frase meno naturale. In questo caso il di è superfluo per attrazione, perché serve a costruire un sintagma partitivo non necessario attratto dall’altro sintagma partitivo presente nella frase, costruito con ne. La domanda, in altre parole, si può parafrasare così: “Hai anche alcune tra le notizie tra quelle che sono belle?”, mentre è sufficiente “Hai anche alcune tra le notizie che sono belle?” (ovvero “Ne hai anche belle?”). La domanda, pertanto, può ben essere costruita come “Ne hai anche belle?”. L’inserimento di di, però, non danneggia in alcun modo la sintassi e, per la verità, si può anche giustificare sul piano sintattico: in teoria, infatti, le notizie belle sono un sottogruppo delle notizie, per cui è possibile indicare le notizie possedute dall’interlocutore come una parte delle notizie belle, che a loro volta sono una parte delle notizie.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi logica, Preposizione
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