L’un l’altra

Categorie: Lessico e fraseologia, Morfologia

QUESITO:

Nell’espressione «di tanto in tanto lo sguardo dell’uno sfiora la mano dell’altra, e viceversa» è necessario aggiungere quel «viceversa» per indicare reciprocità dell’azione, o si può omettere?

 

RISPOSTA:

Si può omettere nella gran parte dei casi; in questo, in realtà, anche aggiungendo «e viceversa» permane qualche margine di ambiguità. Procediamo con ordine. In presenza di verbi reciproci (come incontrarsi, salutarsi, toccarsi, sfiorarsi ecc.) sono superflui «sia l’un l’altro/a» (locuzione che indica reciprocità) sia «e viceversa». Nel caso da lei segnalato, tuttavia, neppure la presenza di «e viceversa» consente di capire se l’altra ricambia guardando la mano dell’uno, oppure offrendo la mano allo sguardo dell’uno. Inoltre, l’espressione «lo sguardo sfiora la mano» è davvero molto insolita: lo sguardo di norma non sfiora, semmai si posa, scruta, passa ecc. Se tuttavia le piace questa metafora (che io personalmente trovo infelice, ma è questione di gusti) allora forse dovrebbe chiarire il senso della reciprocità: la donna, insomma, guarda a sua volta la mano dell’uomo (non vedo altro senso possibile nella metafora ‘sfiorare qualcosa con lo sguardo’), oppure «sfiora con la mano lo sguardo dell’uomo» (cioè, sempre metaforicamente, fa sì che la mano si offra allo sguardo sfiorante dell’uomo)?

Fabio Rossi

Parole chiave: Retorica, Verbo
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