Le forme e i significati di “salvo”

Categorie: Lessico e fraseologia, Semantica, Sintassi

QUESITO:

Vi sarei grata se mi deste una opinione circa la correttezza di queste due frasi:

1) “Verrò senz’altro, salvo motivi contingenti che me lo impediscano”.

2) “Verrò senz’altro fatte salve (o salvo) eventuali cause di forza maggiore che si dovessero verificare”.

I miei dubbi si riferiscono a quel salvo usato al singolare anche se seguito da un sostantivo plurale e a quel contingente usato come sinonimo di ‘fatto che accade in modo imprevisto’.

 

RISPOSTA:

Salvo si può usare come aggettivo o come preposizione (impropria). Nel primo caso si accorda con il nome accompagnato, nel secondo rimane invariato; il significato, invece, rimane lo stesso: ‘escludendo, tranne che avvenga/avvengano’ (si noti che escluso ha lo stesso significato e la stessa possibilità di essere usato come aggettivo e come preposizione). Quando è usato come aggettivo, salvo può essere inserito nella locuzione fatto salvo: nella sua seconda frase, pertanto, fatte salve può essere sostituito tanto con salvo quanto con salve, senza che il significato cambi. Nell’italiano moderno, salvo ha assunto un nuovo significato, per certi versi opposto a quello tradizionale: un’espressione come salvo approvazione della finanziaria non significa ‘escludendo l’approvazione’, bensì ‘sempre che/ammesso che/a condizione che sia concessa l’approvazione’. Quando ha questo significato, la parola è usata quasi esclusivamente come preposizione, quindi non concorda con il nome che accompagna.

Salvo può essere anche una congiunzione subordinante, da sola seguita dall’infinito o in composizione con che seguita dal congiuntivo; introduce, a seconda del significato assunto, una proposizione eccettuativa (“Parteciperò alla cerimonia salvo che il treno ritardi” = ‘… a meno che il treno ritardi’) o condizionale (“Parteciperò alla cerimonia salvo che il treno arrivi in tempo = ‘… se il treno arriverà/sempre che/ammesso che il treno arrivi in tempo’).

L’aggettivo contingente significa ‘occasionale, legato a una certa situazione’, non esattamente ‘imprevisto’.

Fabio Ruggiano

Parole chiave: Accordo/concordanza, Aggettivo, Analisi del periodo, Analisi grammaticale, Preposizione, Storia della lingua
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