Il condizionale presente per esprimere possibilità

Categorie: Sintassi

QUESITO:

Nel libro «La piscina» scritto da Giacomo Papi, l’autore usa molto il condizionale. Mi ha fatto pensare a due esempi che mi pesano da un po’. Ho provato a trovare una spiegazione nel libro «Le facce del parlare» (che il prof. Rossi mi ha suggerito un paio di anni fa) senza successo.

a) Mia moglie non FAREBBE mai niente di male a nessuno della nostra famiglia.

b) A: “Vuoi studiare il cinese?”
B: “Potrebbe essere molto difficile.”

DOMANDA 1

Nei due esempi (a) e (b) mi sembra simile la ragione per cui viene usato il condizionale. Per me nella frase a) l’uso del condizionale FAREBBE attenua la frase che è un’opinione personale o un giudizio/supposizione sulla moglie. Nell’esempio b) volevo seguire il modello di a), ma quando dico sarebbe molto difficile invece di potrebbe essere molto difficile, i miei amici italiani mi correggono.

Potrebbe spiegarmi qual è la differenza nell’uso del condizionale tra l’esempio a) e l’esempio b)? Come mai è necessario impiegare il servile potere nell’esempio b?

DOMANDA 2

Nel libro referito ho trovato due esempi con lo stesso verbo:

a) «Delle tue responsabilità per le morti dello zio Klaus e di Magnoni possiamo discutere, questo invece SI QUALIFICHEREBBE come un furto bell’e buono».

b) «Invece per la morte di Mario Spini questo video SI QUALIFICHEREBBE come istigazione al suicidio per lapidazione».

Come mai potere non è necessario (rispetto a sarebbe difficile)?
Tutte e due le frasi esprimono opinioni personali/supposizioni?

RISPOSTA:

La risposta è semplice: tutte le frasi proposte (con uso del condizionale potenziale) sono corrette e d’uso normale, in tutte l’uso del verbo potere è soltanto opzionale ma mai necessario (dato che esprime esso stesso possibilità) e i suoi amici sono ingenuamente e inutilmente prescrittivi. In particolare:

  1. «Mia moglie non farebbe / potrebbe fare mai niente di male a nessuno della nostra famiglia».

  2. «Potrebbe essere / sarebbe molto difficile».

  3. «questo invece si qualificherebbe / si potrebbe qualificare come un furto bell’e buono».

  4. «questo video si qualificherebbe / si potrebbe qualificare come istigazione al suicidio per lapidazione».

In tutti e quattro gli esempi, come al solito nell’uso del condizionale, la carica potenziale è analoga a quella dell’apodosi di un periodo ipotetico, per questo in tutte e quattro le frasi è come se ci fosse sottintesa una protasi:

  1. Se se ne presentasse l’opportunità

  2. Se lo studiassi

  3. Se avvenisse

  4. Se fosse girato il video.

Il motivo per cui la 2 sembra più naturale col verbo potere (ma ciò non giustifica l’inutile purismo dei suoi amici) è dovuto forse alla parziale complicazione posta dal verbo volere nella domanda, tanto che la protasi potrebbe mettere in dubbio la volontà piuttosto che la difficoltà del cinese.

Fabio Rossi

Parole chiave: Analisi del periodo, Analisi grammaticale, Ideologia linguistica, Verbo
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