QUESITO:
Vorrei sapere se è possibile usare glielo rivolgendosi a un gruppo di persone (solo maschi, solo femmine o a composizione mista): “Non appena lo avrò saputo, glielo riferirò”.
RISPOSTA:
Nell’esempio riportato, glielo è corretto e può essere usato per riferirsi a una donna o a un uomo. Ciò è possibile perché quando due pronomi complemento deboli sono usati in coppia il primo cambia forma: così avviene, per esempio, per mi che diventa me (“Mi presti il libro?” > “Me lo presti?”), per ti che diventa te (“Ti presto il libro” > “Te lo presto”) e per gli e le che si trasformano in glie invariabile (“Presto il libro a Fabio/Maria” > “Glielo presto)”.
È bene specificare che in passato l’uso della forma pronominale atona gli in funzione di complemento di termine per loro, a loro non era accettata; adesso, invece, è da ritenersi una forma senz’altro corretta in quasi tutti i livelli della lingua (tranne che nel caso, forse, di registri altamente formali, dove è consigliabile l’uso di loro al posto di gli). Per questo motivo, una frase come “Ho detto a Maria e Fabio che glielo presto” può essere considerata corretta.
Raphael Merida