Fine o esclamazione?

Categorie: Sintassi

QUESITO:

La frase “il libro è un regalo per la città” potrebbe contenere sia un complemento di vantaggio che uno di
limitazione?
Le espressioni come “per gentilezza”, “per piacere” sono complementi di esclamazione oppure complementi di fine?

 

RISPOSTA:

Per quanto riguarda la prima frase, l’interpretazione più immediata, e probabilmente quella più aderente all’intento dell’emittente, è di complemento di vantaggio: ‘il libro è un regalo che avvantaggia la città’. Per la città potrebbe essere un complemento di limitazione in un contesto (o meglio co-testo, perché si tratta di un ampliamento della stessa frase) del genere: “Il libro è un regalo per la città, ma un danno per la nazione”; in questo caso, per la città prenderebbe, appunto, il significato di ‘limitatamente alla città’.
Anche per gentilezza o per piacere devono essere valutati in relazione al co-testo, considerando, in questo caso, la forte cristallizzazione delle espressioni: in una frase come “Te lo chiedo per piacere” è ancora attivo il valore di complemento del sintagma; tale complemento si può identificare come di fine (‘ti chiedo di fare ciò perché tu mi faccia un piacere’) o di predicativo dell’oggetto (‘ti chiedo di fare ciò come / in qualità di piacere’). Diversamente, in una frase come “Per piacere, smettila”, lo stesso sintagma ha una funzione quasi del tutto assimilabile a un’interiezione, quindi a un complemento esclamativo, nella quale si scorge una sottile sfumatura finale (‘smettila per farmi un piacere’). Infine, quando l’espressione è usata da sola (“Per piacere!”), per manifestare disappunto o fastidio, il valore di fine si perde del tutto, in favore della funzione esclamativa.
Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi logica
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