Diamo una risposta “al riguardo”

Categorie: Fonetica e fonologia, Lessico e fraseologia, Pragmatica e testualità, Semantica, Sintassi

QUESITO:

Sempre più spesso sento un’espressione che a me “suona” malissimo, ma non saprei spiegare esattamente perché (e pensare che l’italiano lo insegno), nel senso che non ho trovato nessuna indicazione che ne vieti espressamente l’uso o che lo critichi. Sappiamo tutti che la lingua si modifica con l’uso e che ciò che era vietato anche solo cinquant’anni fa oggi viene non solo tollerato, ma ammesso come regola. Tuttavia quando leggo ” … esprimi la tua opinione a riguardo” nella consegna di un esercizio che assegno ai miei alunni, quell’a riguardo mi fa venire i brividi. Sbaglio io? È un’espressione che io userei in una posizione diversa, magari all’inizio di una frase come connettivo testuale, come “incapsulatore anaforico” (“A tale riguardo, vorrei aggiungere che…” per richiamare un concetto espresso precedentemente nel testo), ma non in altro modo.

Voi cosa ne pensate (e non voi cosa pensate a riguardo)?

 

RISPOSTA:

La locuzione avverbiale al riguardo ‘in proposito, sull’argomento, sulla questione’ è oggi di larghissimo e legittimo uso sia come segnale discorsivo (collegamento anaforico e logico tra una frase e quanto è stato scritto o detto precedentemente) sia come espansione della frase. Come espansione della frase, fa le veci di un complemento di argomento o di un’intera proposizione relativa: “Ho detto perché non sono d’accordo e non aggiungerò niente al riguardo (= ‘riguardo alle ragioni per cui non sono d’accordo)”. Sia come espansione sia come segnale discorsivo, inoltre, può essere ampliata con un aggettivo dimostrativo “incapsulante” (a tale riguardo, a questo riguardo = ‘riguardo a ciò che è stato scritto o detto’).

Meno giustificata è la variante fonetica e grafica a riguardo, frutto dell’assimilazione della l da parte della r iniziale di riguardo. Questa forma non è registrata nei vocabolari e va considerata trascurata.

La locuzione al riguardo con il significato di ‘a proposito’ risale almeno all’Ottocento; la stessa, però, è attestata ben più anticamente nella storia dell’italiano con altri significati, specialmente nella variante a riguardo. Esiste (ma oggi non è più usata) una locuzione avverbiale a riguardo ‘con cura, con precauzione’, spesso inserita nell’espressione stare a riguardo ‘rimanere in attesa, stare al riparo, controllare la situazione’ (“e.lle libere galee cominciarono l’asalto molto lentamente, che catuno stava a riguardo per attendere suo vantaggio” (dalla Cronica di Matteo e Filippo Villani, dell’inizio del XV secolo). Esiste, inoltre (ma anche questa è caduta in disuso), la locuzione preposizionale a riguardo di (o, più raramente, al riguardo di)nei confronti di’, ma anche ‘in confronto a’: “Il dogma assurdo della Metempsicosi, diffuso nell’Egitto, nell’India ed altrove nell’oriente, era sogno d’immaginazione delirante; ma consigliando esso la benevolenza ed il rispetto a riguardo specialmente degli animali utili, piegava il popolo ai preziosi sentimenti” (tratto da un articolo di Giovanni Berchet pubblicato sulla rivista Il Conciliatore nel 1819).

Fabio Ruggiano

Parole chiave: Analisi logica, Avverbio, Preposizione, Storia della lingua
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