QUESITO:
vorrei sapere se questo pensierino è scritto correttamente:
la vita è un viaggio (che originalità) alla fine del quale, invece di fare le valigie per tornare a casa, lasciamo tutto dov’è e ci spogliamo di ogni cosa: ricordi, desideri, averi. Ma va bene così. Se è questo il prezzo del biglietto, e anche se il viaggio non è in prima classe e non è emozionante e piacevole come
vorremmo che fosse, va bene così. Come potremmo rifiutare – un viaggio nel mondo?
In modo particolare vorrei sapere se è giusto l’uso della lineetta.
RISPOSTA:
La costruzione è corretta anche dal punto di vista della punteggiatura. Soltanto il trattino è fuori luogo, perché non se ne coglie la funzione. Il trattino dovrebbe servire a delimitare un inciso (va usato, quindi, in coppia, per precedere e concludere l’inciso) o a introdurre un discorso diretto al posto delle virgolette. Il trattino corto serve anche – ma non è il suo caso – a unire due parole per formarne una: franco-tedesco, fine-settimana, carro-armato ecc., o a indicare un intervallo: 9:00-13:00 ‘dalle 9:00 alle 13:00’.
Quello che lei cerca di fare con il trattino, probabilmente, è separare l’unità informativa come potremmo rifiutare da un viaggio nel mondo. Tale separazione non è prevista dal punto di vista della sintassi, perché un viaggio nel mondo è il complemento oggetto di rifiutare e non si può separare il complemento oggetto dal predicato con un segno di interpunzione.
Dal punto di vista testuale, però, la separazione può essere motivata, se si vogliono separare nettamente le due unità informative attribuendo a entrambe un uguale peso semantico. Nell’italiano contemporaneo, questo risultato si può ottenere legittimamente soltanto con il punto fermo, detto in questo caso punto anomalo: Come potremmo rifiutare. Un viaggio nel mondo? Il punto anomalo va usato con cautela, per non trasformarlo in un vezzo senza valore espressivo. Nel suo brano, per esempio, non sembrerebbe una scelta stilisticamente coerente. All’opposto, ci sono autori, come il politologo Ilvo Diamanti, che ne hanno fatto uno stilema distintivo, ben integrato in uno stile tendente alla lapidarietà.
Fabio Ruggiano