Attrazione temporale fatale

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

Vorrei sapere quali forme tra le sottoindicate sono pienamente valide, ai limiti dell’accettabilità e, infine, agrammaticali. I dubbi sono sorti dopo la lettura di un articolo on line sulla cosiddetta attrazione modale.

1a) Non potremo (o potremmo) mai rinunciare ai privilegi che otterremo.
1b) Non potremo (o potremmo) mai rinunciare ai privilegi che ottenessimo.
1c) Non potremo (o potremmo) mai rinunciare ai privilegi che otterremmo.

2) Ci vorrebbe qualcuno che parlerebbe inglese.
(Do per scontato che tutte le altre soluzioni possibili, con relativi gradi di formalità, siano valide: parlasseparliparla).

3a) Se fossi sicuro che viene, gli parlerei a quattr’occhi.
3b) Se fossi sicuro che venga, gli parlerei a quattr’occhi.
3c) Se fossi sicuro che verrà, gli parlerei a quattr’occhi.
3d) Se fossi sicuro che verrebbe (protasi implicita), gli parlerei a quattr’occhi.
3e) Se fossi sicuro che venisse, gli parlerei a quattr’occhi.

4a) Se fossi sicuro che sia stato lui, gliene direi quattro.
4b) Se fossi sicuro che fosse stato lui, gliene direi quattro.
4c) Se fossi sicuro che è stato lui, gliene direi quattro.

5a) Se credessi che lei non mi amerebbe, smetterei di frequentarla.
5b) Se credessi che lei non mi ama, smetterei di frequentarla.
5c) Se credessi che lei non mi ami, smetterei di frequentarla.
(Anche qui do per scontato che la soluzione preferibile sia amasse).

 

RISPOSTA:

Le varianti 1 sono tutte valide. La 1b con la principale all’indicativo futuro suona un po’ forzata, perché pone come certa, all’indicativo, la circostanza dell’impossibilità di rinunciare a privilegi il cui ottenimento è possibile, non certo. Il congiuntivo ottenessimo, infatti, conferisce alla relativa una sfumatura ipotetica. Molto più atteso è il condizionale potremmo. Per ragioni simili, anche la 1c con l’indicativo è improbabile, perché l’ottenimento dei privilegi è descritto come condizionato (al condizionale), come se ci fosse sottintesa una protasi al congiuntivo: “Non potremo mai rinunciare ai privilegi che otterremmo (se riuscissimo in questa impresa)”. Anche in questo caso è più logico costruire la principale con il condizionale.
La 2 è scorretta. I verbi di volontà o desiderio al condizionale richiedono, nella subordinata, il congiuntivo imperfetto; l’unica variante senz’altro corretta, pertanto, è “Ci vorrebbe qualcuno che parlasse inglese”. Accettabile, in fondo, anche “Ci vorrebbe qualcuno che parli inglese”, che, però, è comunemente considerata errata. Al limite dell’accettabilità, e solamente in un contesto parlato molto informale, anche “Ci vorrebbe qualcuno che parla inglese”.
Le varianti 3 sono tutte corrette (con molte riserve sulla 3e, su cui mi soffermerò a parte), anche se non ugualmente accettabili. Quella con il congiuntivo presente è la più formale, quella con l’indicativo presente la più comune. Quella con il condizionale, infine, introduce una ulteriore sfumatura; sottintende, infatti, una protasi (come da lei suggerito): “Se fossi sicuro che verrebbe (se glielo chiedessi), gli parlerei a quattr’occhi”. 
La 3e è, in teoria, scorretta perché contrasta con lo schema della consecutio temporum. Secondo questo, infatti, il congiuntivo imperfetto nella subordinata completiva indica la contemporaneità nel passato con la reggente, ma la reggente (se fossi sicuro) è presente e lo è anche l’apodosi del periodo ipotetico, che è la proposizione principale (gli parlerei a quattr’occhi). Attenzione: il congiuntivo imperfetto della reggente è dovuto alle esigenze del periodo ipotetico, non al fatto che lo stato dell’essere sicuro sia passato; è chiaro, infatti, che tale stato sia presente (= ‘se fossi sicuro adesso’). Questa frase è impossibile solamente in teoria perché, in realtà, esistono, e sono piuttosto comuni, frasi come questa: “Se sapessi che fosse l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei e darei un bacio e poi ti richiamerei per dartene un altro” (trovata attraverso una ricerca on line). Perché i parlanti costruiscono frasi come questa? Per due ragioni concorrenti: perché interpretano l’imperfetto della reggente come passato, quindi usano nella subordinata il congiuntivo imperfetto per instaurare la contemporaneità nel passato (mentre, come abbiamo detto, il congiuntivo imperfetto della reggente esprime, in questo caso, un evento o uno stato presente); perché il tempo della subordinata è attratto da quello della reggente: nel costruire questa frase, cioè, il parlante sovrappone la reggente alla subordinata, perché tende a semplificare il costrutto reggente epistemica ipotetica + subordinata completiva in reggente ipotetica. In questo modo, se fossi sicuro che venga (o se sapessi che sia o simili) si trasforma in se venisse (o se fosse o simili), ma le due costruzioni non si possono escludere a vicenda; si fondono, bensì, insieme, creando se fossi sicuro che venisse
Questa variante, sebbene possibile (e attestata in letteratura, ma lontano nel tempo: “Queste non gle le dò più, se credessi, che mi accoppasse di bastonate”, Carlo Goldoni, Le donne curiose), è frutto di una confusione e va evitata.
Sottolineo, a margine, che il senso generale della frase è oscuro: descrive, infatti, la volontà di parlare a qualcuno solamente nel caso in cui si sia sicuri che questo qualcuno sia presente. Una situazione realistica, invece, sarebbe quella in cui si voglia parlare a qualcuno solamente nel caso in cui questi sia presente (non nel caso in cui si sia sicuri che questi sia presente).
Tra le varianti 4, la 4a e la 4c sono corrette (l’indicativo è meno formale del congiuntivo). La 4b è improbabile, ma possibile se si sottintende un evento a metà strada tra il momento dell’azione compiuta da lui e il momento dell’enunciazione: “Se fossi sicuro che fosse stato lui (a bussare stamattina anche se poi non ho visto nessuno allontanarsi), gliene direi quattro”. Anche in questo caso, comunque, sarebbe possibile usare il congiuntivo passato, neutralizzando lo scarto temporale tra i due eventi passati: “Se fossi sicuro che sia stato lui (a bussare stamattina anche se poi non ho visto nessuno allontanarsi), gliene direi quattro”.
La frase 5 è identica nella struttura alla 3; la soluzione che lei giudica preferibile, pertanto, è proprio quella più decisamente da evitare.
Fabio Ruggiano 

Parole chiave: Analisi del periodo, Registri, Verbo
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