QUESITO:
Vorrei capire quale fosse il modo verbale corretto nella frase che segue e le regole sottostanti, magari spiegandomi come capire quando utilizzare uno piuttosto che un altro. “Se tutti la pensassero come te, non ci sarebbe gente che (farebbe) impresa”.
Non ho problemi a identificare il periodo ipotetico e il modo verbale che ne consegue, ma nella prop. relativa è giusto utilizzare il condizionale? Perché? Ed eventualmente quale differenza potrebbe esserci con un congiuntivo imperfetto “facesse”? Ho sempre difficoltà nel collegare le subordinate successive.
RISPOSTA:
Entrambe le forme vanno bene. La proposizione principale è introdotta da un periodo ipotetico dell’irrealtà che richiede l’uso del condizionale per esprimere una possibilità che non si realizza nel presente. La relativa è svincolata dalla consecutio temporum, ma si allinea con il significato ipotetico della frase, che si estende anche alla relativa stessa; pertanto, il condizionale presente (farebbe) si accorda con il valore di potenzialità espresso dall’apodosi. Il congiuntivo imperfetto facesse è possibile, sebbene più formale, e risulterebbe appropriato in un registro che esprima una maggiore astrattezza.
Raphael Merida