Ancora su ringraziare per + infinito

Categorie: Italiano e lingue straniere Semantica Sintassi

QUESITO:

Ho letto la vostra risposta ad un lettore in cui affermavate che è scorretto dire “la ringrazio per informarmi”, data la mancata corrispondenza fra il soggetto della reggente e quello dell’infinitiva. Questa affermazione mi fa pensare che sia altrettanto scorretto dire: “La ringrazio (o grazie) per avermi informato”. In questo secondo caso (a
differenza del primo) la frase mi suona bene (perdonate l’espressione da profano) e dire “la ringrazio (o grazie) per il fatto che mi ha informato”, mi suona invece un po’ macchinoso.
Gradirei un vostro commento a riguardo.

 

RISPOSTA:

Ha ragione. «La ringrazio/grazie per/di avermi informato/chiamato» ecc. è del tutto normale e corretta in italiano. Più problematica «La ringrazio/grazie per/di informarmi/chiamarmi». Cominciamo dal problema dell’identità del soggetto dell’infinitiva con quello della reggente. Come scritto nella nostra risposta, «l’infinito può essere usato dopo una preposizione (nel caso di ringraziare o grazie le preposizioni per e di) solo a condizione che il soggetto dell’infinitiva coincida con il soggetto (o con altri complementi) della proposizione reggente». Il sintagma chiave della nostra risposta è «o con altri elementi», tant’è vero che c’è tutta una vasta gamma di verbi che ammette, ad esempio, l’identità del soggetto dell’infinitiva con il complemento oggetto oppure con il complemento di termine della reggente: «ti vedo uscire», «ti proibisco di aiutarlo», «ti prego di parlarmi», «ti chiederei di prestarmi 100 euro» ecc. Per la casistica e le modalità abbastanza complesse del comportamento delle infinitive, la invitiamo a leggere (anche questo è un caso di infinitiva controllata dall’oggetto: noi invitiamo lei perché legga…) il bel capitolo dedicato alle subordinate all’infinito nella Grande grammatica italiana di consultazione di Renzi, Salvi e Cardinaletti (il Mulino), volume secondo, pp. 483-569.

Tuttavia, mentre tali frasi sono del tutto naturali e standard se l’infinito è al passato, con alcuni verbi come ringraziare sembrano molto innaturali, e talora da evitarsi in un registro formale, con l’infinito presente: «La ringrazio/grazie per/di informarmi», frase che tra l’altro risente molto dell’influenza dell’inglese (è un calco sintattico), dove invece il costrutto è normalissimo: «Thank you for calling» e simili. Le ragioni del cattivo funzionamento di frasi del genere è di natura essenzialmente semantica: il valore finale del costrutto retto da ringraziare (e verbi simili: essere grato) e la natura semantica del verbo ringraziare (si ringrazia perlopiù per qualcosa che è già avvenuto) ne rendono naturale l’uso con un’azione passata piuttosto che con una presente o meglio futura: «La ringrazio di informarmi», infatti, presuppone che il soggetto sia grato alla persona cui si rivolge perché lo informerà di qualcosa. Pertanto, per esprimere tale sfumatura temporale è molto meglio utilizzare un verbo all’indicativo, che consente una più fine modulazione del tempo: «La ringrazio se mi informerà (o se mi terrà informato e simili) della situazione».

Fabio Rossi

Parole chiave: Analisi del periodo, Analisi logica, Registri, Verbo
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