QUESITO:
Potreste indicarmi se nelle due espressioni sottostanti la data si riferisce all’inizio del pagamento del mantenimento o all’inizio della rivalutazione Istat?
1. In ordine all’entità di detto assegno, che la ricorrente ha chiesto determinarsi nella somma di euro XXX, si ritiene congruo, anche tenuto conto dell’attuale condizione lavorativa del marito, di determinarlo nella somma di euro YYY mensili, importo da rivalutare annualmente secondo indici Istat, a decorrere dall’1.6.2022.
2. … determina il contributo al mantenimento dei minori da parte del padre, nella somma di euro YYY mensile, da versare alla moglie entro il giorno cinque di ogni mese importo da rivalutare annualmente secondo indici Istat, a decorrere dall’1.6.2022.
RISPOSTA:
La data si riferisce all’inizio del pagamento. Non solo è più logico che sia così (sarebbe, infatti, stranamente pignolo richiedere che la rivalutazione parta da un momento intermedio dell’anno e non dall’inizio dell’anno, come, del resto, suggerisce l’aggettivo annualmente), ma è anche la punteggiatura che lo chiarisce. Nel primo stralcio, la parte che si trova tra due virgole (, importo da rivalutare annualmente secondo indici Istat,) va considerata un inciso, quindi potrebbe anche essere estratta, lasciando determinarlo nella somma di euro YYY mensili a decorrere dall’1.6.2022. Vero è che la mancanza di un verbo che regga a decorrere dall’1.6.2022 rende un po’ forzata la costruzione e induce quindi a collegare la proposizione a rivalutare, ma tale collegamento sarebbe indebito. Il secondo stralcio ha una costruzione meno chiara, ma in compenso presenta il verbo versare, che regge a decorrere dall’1.6.2022. Quest’ultima proposizione, inoltre, è separata con la virgola da rivalutare annualmente secondo indici Istat, a rafforzare la separazione tra le due informazioni.
Fabio Ruggiano