Regionalismi e colloquialismi sono da considerare errori?

QUESITO: Spesso nell’italiano colloquiale e, a volte, anche in occasioni meno informali, mi accade di sentire elementi forse classificabili come neostandard, come l’uso del pronome “gli” anche con il significato di “a lei”. Sul versante…

Concordanza di genere e numero e maschile sovraesteso

QUESITO: Vi presento due costruzioni su cui verte il mio dubbio di accordo delle parti variabili. «Ogni dubbio e ogni perplessità è lecita» (accordo con l’ultimo nome, femminile) / «sono leciti» (accordo con entrambi i…

Nomi inglesi al plurale o al singolare

QUESITO: I nomi inglesi menzionati al plurale vanno declinati? Faccio degli esempi: «l’elevazione degli standard per l’affidabilità della scienza» o «l’elevazione degli standards per l’affidabilità della scienza»? «Gli stakeholder della società» o «gli stakeholders della…

Il condizionale presente per esprimere possibilità

QUESITO: Nel libro «La piscina» scritto da Giacomo Papi, l’autore usa molto il condizionale. Mi ha fatto pensare a due esempi che mi pesano da un po’. Ho provato a trovare una spiegazione nel libro…

“Sino a” o “entro” quando?

QUESITO: Ho un dubbio sull’uso della parola sino per determinare l’esatta conclusione di una azione in un determinato tempo. Provo a chiarire la mia richiesta attraverso un esempio. Dire che “l’azienda rimane chiusa dal 29 sino al…

Il genere e l’accordo del notaio

QUESITO: Il mio notaio è una donna, ma preferisce essere chiamata notaio anziché notaia. Come devo accordare l’aggettivo quando mi riferisco a lei? È corretto dire “Il mio notaio è bravissimA / preparatissimA” o devo usare sempre e…

Consecutio temporum in dipendenza da bisogna

QUESITO: “Entro stasera bisogna che il capoufficio mi chiami/mi abbia chiamato.” “Entro stasera bisognerebbe che il capoufficio mi chiamasse/mi avesse chiamato.” Se le due varianti proposte per ognuna delle frasi sono corrette, domando: le forme…