QUESITO:
Questa frase è corretta (il dubbio è aveste)?
“Se io avessi aspettato che voi aveste letto, Luigi sarebbe giá andato via”.
RISPOSTA:
La frase è corretta. Il rapporto temporale tra la reggente (se io avessi aspettato) e la subordinata oggettiva (che voi aveste letto) è regolato dalla consecutio temporum. Secondo questo schema, un evento che precede un altro evento passato si esprime con il trapassato. Il modo del trapassato può essere il congiuntivo (che corrisponde all’aveste letto della frase), o, a certe condizioni, l’indicativo. In quest’ultimo caso si userà quasi sempre il trapassato prossimo. Per maggiori informazioni sull’alternanza tra i due modi nelle subordinate si può consultare l’archivio di DICO usando la parola chiave trapassato prossimo.
L’evento del leggere può essere rappresentato come precedente a quello dell’aspettare, come è nella frase, perché l’aspettare è visto come concluso (o non concluso, visto che si tratta di un’ipotesi irreale) dopo la conclusione del leggere. Si può anche scegliere, però, di rappresentare i due eventi come contemporanei, come se, cioè, l’aspettare si fosse concluso nello stesso momento in cui si è concluso il leggere. In questo caso nella subordinata si userà il congiuntivo imperfetto: se io avessi aspettato che voi leggeste… La differenza semantica tra le due varianti è, comunque, impercettibile in astratto.
Fabio Ruggiano