QUESITO:
Espressioni come «lasciare in tredici», «rimanere di sasso», «tagliare la testa al toro» possono essere considerate degli idiotismi?
RISPOSTA:
Sì, ma sarebbe meglio (cioè più comune e trasparente) definirli espressioni idiomatiche, cioè «locuzioni sintatticamente e lessicalmente cristallizzate, tipiche di una lingua o di un dialetto, il cui significato non è ricavabile dai significati propri dei singoli costituenti (per es.: perdere le staffe)» (secondo il Nuovo De Mauro reperibile in Internazionale.it). Meno comuni sono i termini, quasi sinonimi, idiomatismo e idiotismo, secondo De Mauro «espressione o costruzione linguistica, propria di una data lingua o di un dato dialetto, che non possiede alcun corrispondente in altre lingue». Sono, questi ultimi, termini, oltreché meno comuni, anche più generali e quindi meno precisi, perché non si riferiscono necessariamente alle frasi fatte citate a esempio (restare di sasso ecc.), cioè non fanno riferimento alla non ricavabilità dai significati propri dei singoli costituenti e, d’altra parte, puntano sulla non corrispondenza in altre lingue, laddove tale corrispondenza, nel caso delle espressioni idiomatiche, può (anche se spesso non letteralmente) esserci.
Fabio Rossi