“Risulta che”…

Categorie: Semantica, Sintassi

QUESITO:

Quale modo e quale tempo regge l’espressione ci risulta che?

 

RISPOSTA:

Si possono usare sia l’indicativo sia il congiuntivo: l’indicativo è più adatto a contesti informali; il congiuntivo a contesti scritti e di media o alta formalità. Il tempo da usare dipende dal rapporto temporale tra l’evento descritto nella subordinata e risulta; se il rapporto è di anteriorità, inoltre, bisogna considerare l’aspetto, cioè il modo di svolgersi dell’evento nel tempo. Per esempio, in “Ci risulta che il negozio ha/abbia chiuso” l’evento del chiudere è anteriore a risulta ed è compiuto; in “Ci risulta che Luca lavorava/lavorasse per l’azienda del padre” l’evento del lavorare è ancora anteriore a risulta, ma è progressivo.

La proposizione retta da ci risulta che è una soggettiva. È così chiamata perché fa da soggetto del verbo della proposizione reggente. Per esempio, in “Ci risulta che il negozio abbia chiuso” la proposizione soggettiva che il negozio abbia chiuso è il soggetto di risulta. Le proposizioni soggettive rientrano nel gruppo delle completive, o argomentali, insieme alle oggettive, le dichiarative e le interrogative indirette, con le quali condividono la funzione di completare la proposizione reggente e molte caratteristiche formali.

Fabio Ruggiano

Parole chiave: Accordo/concordanza, Analisi del periodo, Analisi logica, Registri, Verbo
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