Alleggerimento di testi prolissi

Categorie: Morfologia, Punteggiatura, Sintassi

QUESITO:

Ho scritto un altro testo dei miei e desideravo ricevere consigli in
merito alla ripresa pronominale. In particolar modo, volevo sapere quale
pronome dimostrativo fosse corretto fra *questo* e *quell*o e *lo stesso. *Io
sarei più propenso per gli ultimi due, visto che l’ultimo sintagma non è
naso, bensì* l’interno.* In più, volevo sapere se fosse corretta la
perifrasi [non so se sia giusto definirla così]* fai finta per qualche
minuto di voler infilarmici dentro. *Per quanto riguarda la punteggiatura,
volevo sapere se fosse corretta la virgola prima di *dicendomi. *Se, poi,
avete ulteriori suggerimenti in merito all’interpunzione, sarò felice di
accettarli.

“Nonostante ciò non demordi, e finalmente, dopo diversi sforzi, riesci a
catturarmi: una volta che mi hai acciuffato mi porti un’altra volta a
pochissima distanza dal tuo viso, facendomi osservare bene il tuo naso
gigantesco e, in particolar modo, l’interno di quello. Oltre a ciò, fai
finta per qualche minuto di voler infilarmici dentro. Infine – dopo avermi
stuzzicato abbastanza – ti rivolgi a me in modo minaccioso, prepotente,
deciso e sprezzante, dicendomi che non ho alcuna via di scampo e che non
posso più fuggire dalle tue grinfie”.

 

RISPOSTA:

Tutte le scelte sono corrette, sia la perifrasi, sia la virgola (che separa la subordinata gerundiva dalla reggente) sia quello, meglio del pesante e burocratico stesso. In realtà, il testo potrebbe essere alleggerito, dal momento che certe precisazioni lo rendono un po’ prolisso: è ovvio che l’interno sia del naso, di che altro potrebbe essere? Anche i quattro aggettivi di seguito sono decisamente troppi e inutili: la prepotenza e la decisione sono inclusi nella minaccia e nell’atteggiamento sprezzante.
Eccone una possibile scrittura alleggerita e più adatta alla narrativa:
Nonostante ciò non demordi, e finalmente, con fatica, riesci a catturarmi: dopo avermi acciuffato mi porti un’altra volta a pochissima distanza dal tuo naso gigantesco, facendomene vedere bene l’interno. Poi fai finta per qualche minuto di voler infilarmici dentro. Infine – dopo avermi stuzzicato abbastanza – ti rivolgi a me con tono minaccioso e sprezzante, dicendomi che non ho alcuna via di scampo e che non posso più fuggire dalle tue grinfie. 

Fabio Rossi

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