QUESITO:
Ho un dubbio relativamente al significato del termine ontologico. Potrebbe la ricerca ontologica essere l’analisi del necessario, di ciò che deve necessariamente essere affinché la cosa considerata sia, sul piano della concretezza? On, ontos dovrebbe significare ‘l’essere’ e, quindi, riferirsi a qualcosa di tangibile. Oppure la ricerca ontologica mira a raggiungere l’essenza di qualunque entità, astratta o concreta che sia?
RISPOSTA:
In generale, ontologia è lo studio dell’essere in quanto essere, cioè delle sua qualità assolute che prescindono dai fenomeni particolari. In questo senso, ontologia viene a coincidere con metafisica. Questo senso originario è stato declinato in vari modi nei diversi quadri teorici nei quali il termine è stato usato; ognuno dei significati particolari, quindi, può essere colto soltanto all’interno del quadro in cui si inserisce.
Nel linguaggio comune, ontologico è usato nel senso di ‘di per sé, assoluto’; ecco un esempio: “Di questo passo, perfino la terribile Crudelia Demon, se si va indietro nella storia (andando avanti nella scrittura, ovvero inventandole da zero un passato), si capisce che non è una cattiva ‘ontologica’, piatta. Ma che anche lei può accampare le sue buone ragioni, vantare una storia che meriti di essere raccontata”.
Fabio Ruggiano